Venerdì 7 novembre, alle ore 20.30, nella Sala del Collare del Castello Chiaramonte di Favara, andrà in scena la commedia “Calogero Marrone, il Giusto”, un omaggio teatrale alla figura dell’eroe favarese che sacrificò la propria vita per difendere la dignità umana durante gli anni bui del fascismo.
Una serata di teatro, memoria e identità cittadina promossa dalla Fondazione Culturale “Calogero Marrone”, in collaborazione con l’Associazione Teatrale Arcobaleno, che propone una nuova versione dell’opera scritta da Salvatore Costanza, Adele Saieva e Franca Vitello, riadattata per l’occasione da Antonella Morreale e Franco Sodano, che ne curano anche la regia.
Sul palco si alterneranno attori e attrici del panorama teatrale locale: Gaetano Giammusso interpreterà Calogero Marrone, Laura Pompeo sarà Filippa, Lillo Pecoraro vestirà i panni di Salvatore, Carmelo Capodici quelli di Domenico. Accanto a loro Veronica Daniele (Pippineddra), Antonella Sorce (Zia Carmè), Maria Sala (Zia Marastella), Giusi Urso (Mariuzza), Oriana Paolocà (Zia Antonia), Paolo Maria Vullo (Totò/Commissario), Simona Carolei (Vicina), Susy Indelicato (Ragazza) e Franco Sodano nel ruolo di Don Luigi. L’assistente di scena sarà Virna Paolocà.
La commedia ripercorre la vita e il coraggio di Calogero Marrone, funzionario del Comune di Varese, originario di Favara, che durante la Seconda guerra mondiale mise a rischio la propria vita per salvare centinaia di ebrei e perseguitati politici, falsificando documenti d’identità. Arrestato nel 1944 e deportato a Dachau, vi morì poco prima della liberazione del campo. Nel 2013 è stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem di Gerusalemme, titolo conferito a coloro che, a rischio della vita, salvarono ebrei dallo sterminio nazista.
Lo spettacolo, ad ingresso libero, rappresenta non solo un evento culturale di rilievo, ma anche un momento di riflessione collettiva sul valore della memoria e dell’impegno civile. Il Castello Chiaramonte, simbolo storico della città di Favara, si trasformerà per una sera in un palcoscenico della coscienza, dove i favaresi potranno rendere omaggio al loro “Giusto”.
