Sono arrivati ieri sera e sono già entrati in azione le Unità cinofile dei Carabinieri, appositamente venuti a Favara dalla Toscana, per proseguire le operazione di ricerca di Marianna Bello, la giovane mamma di Favara, dispersa dal 1 ottobre, in conseguenza del nubifragio che si è abbattuto sull’agrigentino.
I cani molecolari, addestrati per operare in situazioni estreme per la ricerca di persone disperse, con gli istruttori dei Carabinieri sono arrivati a Favara, in via Olanda, nel campo base allestito per coordinare le ricerche. Da li si sono spostati nel vallone per iniziare la ricerca. Contestualmente continua l’opera del robot di AICA che con le sue sofisticate telecamere sta ispezionando la condotta fognaria che dal vallone conduce al depuratore.
Non hanno mai smesso la loro azione di ricerca i vigili del fuoco, il personale della Protezione civile, regionale e del Libero consorzio di Agrigento, ed i volontari che stanno setacciando palmo a palmo il canalone, il vallone e tutti gli anfratti del percorso che arriva a congiungersi con il fiume Naro. Per tutta la giornata di ieri sono anche le motovedette della Guardia costiera di Porto Empedocle hanno perlustrato il tratto di mare dalla foce del Fiume Naro a Licata, ma di Marianna nessuna traccia.
