Favara, mercoledì 8 ottobre, ore 8 del mattino. Oggi la città si è svegliata sotto un cielo cupo, intriso di tristezza. Le nuvole nere sembravano voler ricordare a tutti quel maledetto mercoledì scorso, quasi a voler imprimere nella giornata il peso di quanto accaduto. Eppure, in mezzo a quel grigiore, qualcosa di inaspettato ha attraversato il cielo: un grande arcobaleno, visibile da tanti punti di Favara, ha colorato l’alba con una dolcezza inaspettata.
Una settimana è passata da quel tragico nubifragio che ha sconvolto la città, portando via in pochi istanti la giovane Marianna Bello tra le acque impetuose che hanno invaso piazza Libertà. Un evento che ha lasciato un segno profondo nella comunità, ancora scossa ed in attesa delle ricerche che senza sosta stanno impegnando centinaia di persone. Oggi l’arcobaleno. Un segno che molti hanno interpretato come un abbraccio del cielo, un messaggio silenzioso rivolto a chi soffre, a chi ricorda, a chi spera.
Un arcobaleno che sembra voler unire le lacrime e la luce, la memoria e la speranza. Che sia davvero di buon auspicio per Favara, città ferita. In giorni come questi, anche un semplice arcobaleno può diventare molto più di un fenomeno atmosferico: può essere conforto, può essere promessa. E oggi, sopra il cielo di Favara, quella promessa ci piace leggerla così.
