lunedì, Novembre 10, 2025
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“Raccolta differenziata cresciuta, dal 39,5% del 2021 al 50% di oggi. Abbiamo risparmiato 200euro”. Lo comunica il sindaco Palumbo

“In appena quattro anni Favara ha visto crescere la raccolta differenziata dal 39,5% di fine 2021 a oltre il 50% registrato nei mesi di luglio e agosto. Un risultato che conferma la bontà della linea seguita in questi mesi”.

Il dato ci è stato comunicato dal Sindaco di Favara, Antonio Palumbo, che ha evidenziato anche il fatto che “rispetto al 2024 abbiamo già risparmiato oltre 200mila euro di costi di smaltimento”.

Ci verrebbe da aggiungere “nonostante tutto”. E’ sotto gli occhi di tutti, infatti, la presenza di discariche abusive in tanti angoli della città; degli enormi cumuli di rifiuti, che certamente “non sono differenziati”,  che  vengono abbandonati nelle strade e nelle piazze, emblematica la denuncia di don Nino Gulli riferita a piazza Garibaldi (o Carminu) con il funerale tra i rifiuti. Per non parlare dei tanti rifiuti che vengono anche dati alle fiamme o che vanno ad “invadere” le case abbandonate del fatiscente centro storico. E non certo per ultimo, l’aumento del costo del servizio che ha visto caricata sulle bollette dei contribuenti una maggiorazione di circa 1.2 milioni di euro. Magrado tutto.

“C’è stato un inasprimento dei controlli e lo stop alla raccolta dei rifiuti non correttamente differenziati da parte dei cittadini – ci dice Antonio Palumbo – che alla lunga consentirà di tamponare l’aumento dei costi della raccolta collegati ai prezzi imposti innanzitutto dagli impianti di conferimento. Rispetto al 2024 abbiamo già risparmiato oltre 200mila euro di costi di smaltimento. Si tratta di somme che potremo eliminare dalla prossima Tari  – aggiunge – anche se, in quella già recapitata ai cittadini (per quanto in aumento poiché contenenti gli adeguamenti di 2 anni consecutivi)  eravamo già riusciti a risparmiare 200mila euro”. 

Questi numeri e le impressioni ufficiali del primo cittadino. “La strada imboccata insieme agli uffici e all’assessore Lillo Attardo, è quella giusta. Serve adesso una reale collaborazione dei cittadini: qualunque attività di repressione non basta se non c’è una vera volontà comune di proteggere la nostra città”. La realtà non ci sembra rosea: città sporca, discariche abusive, rifiuti sparsi ovunque, erbacce che proliferano su strade, marciapiedi e muretti delle case; costo esorbitante del servizio. Ritornando alla raccolta differenziata, secondo l’ultimo rapporto ISPRA del 2024, la percentuale nazionale di raccolta differenziata nel 2023 era del 66,6%, in Provincia di Agrigento si è reggiunto il 60,9%.

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