La viabilità sud-occidentale sicula “tagliata” in due dalla chiusura per lavori di manutenzione del viadotto Re, il ponte di accesso alla zona dei Lidi Azzurro e Marinella a Porto Empedocle (nella foto il semaforo posto al bivio per i lidi).
E la viabilità sulla Strada Statale che da Castelvetrano conduce verso Agrigento è interrotta , per poche centinaia di metri di ponte, ed il traffico va letteralmente in tilt per la mancanza di una rete viaria complementare all’ altezza di reggere il peso veicolare, soprattutto quello pesante.

Lunghe code si registrano dalla zona portuale di Porto Empedocle sull’asse che costeggia Lido Marinella in direzione Scala dei Turchi e traffico rallentato in territorio di Realmonte in direzione Agrigento. Oltre alla chiusura del ponte, anche uno scavo al bivio per Lido Azzurro per un problema alla rete del gas ha complicato la giornata degli automobilisti costretti a percorrere quattro chilometri in almeno un’ ora.
Una situazione insostenibile per la CGIL di Agrigento e la FILLEA CGIL – il sindacato degli edili che hanno indetto per domani 17 ottobre una conferenza stampa. Durante l’ incontro con i giornalisti, che avrà luogo in via Matteo Cimarra n. 23 alle ore 9.30, il Segretario Generale CGIL Alfonso Buscemi ed il Segretario Generale FILLEA CGIL Agrigento Francesco Cosca presenteranno un video-dossier sulla viabilità agrigentina e le tante opere incompiute. Un dossier che sarà presentato successivamente alla Prefettura di Agrigento.
Tema centrale sarà l’emergenza viaria che sta paralizzando la mobilità e isolando intere comunità: dalla chiusura del viadotto “Re” a quella prevista per il viadotto Spinola, altra infrastruttura strategica per l’attraversamento di Porto Empedocle.
Le uniche vie alternative attualmente praticabili sono la strada consortile Fauma che da Realmonte conduce a Fondacazzo e il percorso che attraversa Realmonte, passando per la nota zona della Scala dei Turchi. Entrambe le opzioni sono inadatte e pericolose, soprattutto per il traffico pesante, da cui sono infatti interdette. Si tratta di soluzioni-tampone che non possono reggere il traffico lungo l’asse Mazara del Vallo – Gela, vitale per l’economia e la mobilità del territorio.

Durante la conferenza stampa, la CGIL e la FILLEA porteranno l’attenzione su due infrastrutture abbandonate da anni, ma che rappresenterebbero soluzioni concrete e già progettate: la variante urbana di Porto Empedocle, ferma dal 2012, che consentirebbe di deviare il traffico dai centri abitati di Porto Empedocle e Agrigento, alleggerendo il carico viario fino alla rotonda di Giunone ed il collegamento tra il porto di Porto Empedocle e la SS640 “Strada degli Scrittori”, impraticabile a causa della chiusura, da oltre sette anni, del viadotto Maddalusa.
