Nello scuotere la testa al ritorno nel campo base di via Olanda, nei soccorritori c’è sicuramente delusione ma non certo rassegnazione. Stanchi, stremati, con le divise sporche e gli stivali carichi di fango chiudono il loro turno di ricerche e tornano nel centro di coordinamento, sicuramente sconsolati ma con l’intento di caricare le batterie e ritornare sul campo per proseguire le ricerche di Marianna Bello.
Ieri sera ad accoglierli c’era del pane caldo e olio appena molito dal vicino frantoio, lo hanno portato due signore per offrirlo ai vigili del fuoco e a tutti gli uomini e donne dei vari Enti dello Stato ed ai volontari che da giorni, inizia stamattina il tredicesimo, si spendono nelle ricerche di Marianna. Dai luoghi impervi del Vallone Cicchillo, risale anche il sindaco Antonio Palumbo, ad attenderlo c’è la moglie Enza.
“Non vi nascondo che c’è scoramento tra i tanti che da giorni si stanno spendendo senza sosta per restituire Marianna alla sua famiglia – dice il sindaco – ma le ricerche continuano e riprenderanno domani (oggi per chi legge), innanzitutto grazie all’impegno del prefetto Salvatore Caccamo. Si riprenderà a cercare continuando a battere palmo a palmo la zona alla ricerca, di qualunque traccia che possa condurci a lei. Contiamo in un importante supporto che potranno dare i cani molecolari dei Carabinieri che riprenderanno le attività da dove le avevano lasciate”.
Il grazie del Antonio Palumbo va anche alla sua citta e al grande cuore dei favaresi. “In questi giorni c’è chi ha portato cibo e sostegno per tutti coloro che sono impegnati nelle ricerche – dice il sindaco – c’è chi è sceso in campo in prima persona. La mia gratitudine va, ad esempio, ai cacciatori del circolo “Il Nibbio” che hanno messo in campo la propria conoscenza del territorio e le proprie competenze. Ma loro sono persone esperte. Voglio rivolgere un appello ai cittadini perché non mettano in campo attività di ricerca spontanee e non autorizzate, si tratta di luoghi impervi e potenzialmente pericolosi”.
