Si spengono i riflettori sull’undicesimo giorno di ricerche di Marianna Bello, purtroppo con un nulla di fatto nonostante il grande dispiegamento di uomini e mezzi.
Fin dalle prime luci dell’alba l’azione delle decine di operatori è ripresa con encomiabile impegno. Tutti subito in azione, chi a setacciare il Vallone che da “Cicchillo” si allunga verso “Chimento” per arrivare fino all’innesto con la “Crocca”; chi, con le idrovore a svuotare le anse dove si è accumulata l’acqua piovana; i vigili del fuoco con l’escavatore a movimentare fango e detriti che la furia dell’acqua ha fatto rotolare lungo il canalone.
A dare man forte ai vigili del fuoco, protezione civile, forze dell’ordine e volontari sono scesi in azione anche i cacciatori dell’Associazione “Il Nibbio”, presieduta da Marco Bacchi. Profondi conoscitori di quelle impervie zone, hanno messo a disposizione la loro esperienza entrando in azione per la ricerca di Marianna, battendo tutto il Vallone palmo a palmo, fino ad arrivare a valle, nell’innesto con l’altro Vallone, quello che si estende fino alla Crocca.
E’ stato attenzionato, liberato dai detriti e controllato, anche il pozzetto semi diroccato dove si erano concentrate le attenzioni ieri sera, nei cui pressi era stata trovata, giorni addietro, la giacchetta di Marianna, ma le ricerche non hanno dato alcun esito. I soccorritori con il buio della sera sono ritornati nel campo base allestito in via Olanda, per fare il punto della situazione e riprogrammare le ricerche per domani mattina.
