Via Capuana tra i luoghi scelti dal regista Michele Placido per la miniserie Rai sul Giudice di Canicattì
Anche Favara tra i luoghi scelti dal regista per girare le riprese della miniserie Rai “Il giudice e i suoi assassini”, diretta da Michele Placido, non nuovo a Favara, e prodotta dalla Goldenart Production.
Domani mattina via Luigi Capuana, la strada adiacente al plesso scolastico “Bersagliere Urso”, sarà trasformata in un vero e proprio set televisivo. L’amministrazione comunale ha firmato un’apposita ordinanza che impone il divieto di sosta e di circolazione in tutta la via per consentire lo svolgimento delle riprese in sicurezza e garantire il necessario supporto logistico alla troupe. La miniserie, che andrà prossimamente in onda su Rai 1, è dedicata alla figura del magistrato Rosario Livatino, il “Giudice ragazzino” originario di Canicattì, simbolo di integrità, fede e impegno nella lotta alla mafia. Livatino fu assassinato il 21 settembre 1990 in contrada Gasena, lungo la strada statale Canicattì-Agrigento da un commando della Stidda.
Le riprese coinvolgeranno una troupe e un cast di alto livello, impegnati nel raccontare la storia di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva e nella storia della giustizia italiana. La produzione, firmata Rai Fiction in collaborazione con Goldenart Production, nella quale sono coinvolti anche i favaresi Angelisa Castronovo e Tonino Moscatt, intende offrire al pubblico un racconto intenso e autentico della vita e dell’eredità morale del magistrato.
Negli ultimi anni la figura del magistrato è tornata al centro dell’attenzione nazionale: dopo il film “Il giudice ragazzino” del 1994, la sua storia è stata oggetto di documentari, pubblicazioni e iniziative commemorative. Nel 2021, Rosario Livatino è stato proclamato Beato dalla Chiesa cattolica, riconosciuto come martire della giustizia e della fede.
Con “Il giudice e i suoi assassini”, la Rai rinnova il suo impegno nel raccontare le storie di coloro che hanno sacrificato la propria vita per la legalità e la verità, scegliendo ancora una volta la Sicilia come luogo di memoria e testimonianza.
