Il calcio, spesso raccontato per rivalità e tensioni, riesce talvolta a regalare momenti di autentica umanità. È quanto accaduto oggi pomeriggio allo stadio “Bruccoleri” di Favara, dove in occasione della gara di Coppa Italia tra CastrumFavara e Nuova Igea Virtus (terminata 3-1 per i padroni di casa), si è assistito a un gesto che ha commosso l’intero impianto sportivo.
Pochi minuti dopo il fischio d’inizio dell’arbitro Iorfida di Collegno, i tifosi della Nuova Igea Virtus – giunti da Barcellona Pozzo di Gotto per sostenere la propria squadra, capolista del Girone I di Serie D – hanno srotolato uno striscione semplice ma carico di significato: “Vicini al popolo favarese”.
Un messaggio di solidarietà, un abbraccio ideale che ha toccato il cuore dei presenti, in particolare in un momento ancora delicato per la comunità favarese, dopo i recenti fatti che hanno colpito la famiglia di Marianna Bello e la città intera. Lo striscione si inserisce infatti in un clima di affetto e vicinanza già testimoniato nei giorni scorsi: prima con il messaggio apparso sul muro esterno dello stadio di Pompei, poi con quello esposto dalla Curva Nord favarese nella scorsa domenica.
Il gesto degli ultras barcellonesi ha scatenato un lungo applauso, partito dalla tribuna e subito esteso alla Curva Nord, cuore pulsante del tifo locale. Un applauso che ha coinvolto tutti: tifosi, giocatori, panchine e persino la tribuna stampa.
In un pomeriggio in cui la cronaca sportiva racconta di una netta vittoria del CastrumFavara per 3-1, il momento più importante non è arrivato da un’azione in campo, ma da quel lenzuolo bianco srotolato in segno di rispetto e fratellanza.
Perché a volte, nel calcio come nella vita, il gol più bello è quello che non finisce in rete.
